“Il patrimonio culturale come ecosistema. Digitalizzazione ed efficientamento energetico nel Green Deal europeo” è il tema sul quale si svilupperà il convegno previsto per martedì, 31 maggio prossimo, alle ore 15:30, presso Palazzetto dei Veneziani, in Largo del Teatro Vecchio a Chieti.
Con questa iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio della Commissione Europea, l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, in collaborazione con l’Università Telematica “Leonardo da Vinci” (UNIDAV), partecipa alla “EU Green Week 2022”, il più grande evento dedicato alla politica ambientale europea. Nel 2022 la “d’Annunzio” è stata eletta nel Comitato Direttivo della Rete nazionale della Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS).
<L’idea che muove questa e le altre iniziative – spiega il professor Fabrizio Fornari, Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche e Sociali dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara – è quella di coinvolgere cittadini e stakeholders per lavorare al comune di un impiego delle risorse sovranazionali per costruire una Europa sostenibile. Per questa ragione abbiamo inteso coinvolgere il Ministero dei Beni Culturali, nello specifico la Direzione Regionale dei Musei, i Comuni abruzzesi, con l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ANCI), lo Europe Direct e il gruppo di Ricerca “Uda4Equity”. In particolare questo convegno – sottolinea il professor Fornari – intende mettere in luce le opportunità offerte dalla misura del PNRR dedicata a “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo” e dai relativi investimenti volti a valorizzare il patrimonio culturale e museale pubblico, attraverso interventi ed azioni specifiche di digitalizzazione ed efficientamento energetico>.
<La “EU Green Week 2022” – aggiungono i responsabili scientifici dell’iniziativa, la professoressa Marta Ferrara, referente RUS dell’UNIDAV, ed il professore Piergiorgio Della Pelle docente della “d’Annunzio” – si propone di lavorare in sinergia per costruire un’Europa equa, prospera e climaticamente neutra entro il 2050. L’evento del 31 maggio prossimo si inserisce appunto nel più ampio contesto del Green Deal europeo, che, in questo momento storico, vede l’Italia chiamata a fare la sua parte attraverso l’impiego delle risorse messe in campo dal PNRR>.